Segnalazioni tutelate (Whistleblowing)
di cosa si tratta
La segnalazione tutelata (whistleblowing) è un istituto volto a tutelare i soci, dipendenti, collaboratori, volontari o altri interlocutori nel caso in cui segnalino illeciti avvenuti all’interno dell’organizzazione.
​
Chi viene a conoscenza di comportamenti scorretti, contrari ai regolamenti interni o alle normative vigenti, tenuti nell’ambito delle attività della nostra organizzazione può segnalarlo ai responsabili, secondo le seguenti modalità:
-
informando la Presidente o una figura responsabile (membro del Cda/Direttore), in quest’ultimo caso la persona che riceve la segnalazione ha l’obbligo di informare la Presidente della Cooperativa e garantire la riservatezza del segnalante;
​
-
utilizzando il canale di segnalazione https://lagoccia.whistleblowing.net e compilando il questionario predisposto. Nell’applicazione è presente il Manuale del segnalante in caso di dubbi su come inserire le informazioni richieste;
-
utilizzare il numero 0825/1400001 per segnalazioni vocali.​
​
​Le segnalazioni devono essere circostanziate. La Cooperativa prende in considerazione anche segnalazioni anonime purché circostanziate e in grado di far emergere fatti e situazioni specifiche.
La Cooperativa, attraverso il personale individuato, si impegna a:
-
dare riscontro della segnalazione entro sette giorni dal ricevimento;
-
procedere alla verifica circa le criticità segnalate;
-
dare riscontro degli esiti della verifica entro 90 giorni dal ricevimento della segnalazione;
-
assicurare:
-
la riservatezza del segnalante (che resta tale salvo non debba essere prodotta in giudizio);
-
il corretto trattamento dei dati personali;
-
la conservazione della documentazione solo per il tempo necessario al trattamento della segnalazione e per un massimo di cinque anni dalla data della comunicazione dell’esito finale della procedura stessa.
Resta sempre possibile per la persona segnalante rivolgersi direttamente all’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC) utilizzando i canali predisposti.
​
Sono tutelati da comportamenti ritorsivi o discriminatori tutti i soggetti che segnalano violazioni (dipendenti, collaboratori, lavoratori subordinati e autonomi, liberi professionisti, volontari e tirocinanti anche non retribuiti, azionisti e persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza) e anche colleghi, parenti o affetti stabili di chi ha segnalato o chi ha assistito il segnalante nel processo di segnalazione.
Il sistema disciplinare prevede specifiche sanzioni sia nei confronti di chi non tutela, punisce o discrimina il segnalante (o persone che gli sono prossime), sia di chi effettua, con dolo o colpa grave, segnalazioni che si rivelino essere infondate.




